La cosa più bella dell’ultimo film di Ozpetek

diamanti film ozpetek

La cosa più bella che ho visto andando a vedere l’ultimo film di Ozpetek sono stati i gruppi di donne all’uscita dal cinema. Di tutte le età, con i capelli di tutti i colori e le lunghezze possibili, vestite in tutti gli stili immaginabili, a braccetto, abbracciate, infervorate (anche contro il regista), ognuna impegnata a dare all’altra la propria interpretazione, visione, recensione. Ognuna mi è parsa libera: di dire la sua, di decidere come vestirsi, di scegliersi la propria compagnia. 

È un film che parla di sorellanza (per come l’ho visto io) e vederne tanta in carne e ossa mi ha fatta sentire fortunata. Ma è un film sulla vita, soprattutto, che non è mai semplice, è sempre un gran casino. La buona sorte va e viene, la fortuna è quella di esistere e di essere presenti a se stessi, di non vivere come fantasmi, affrontare ognuno i propri. Non c’è mai solo gioia, c’è spesso dolore, fatica, paura, la vita è più spesso ferro che piuma, eppure è divertente, è urgente, ci rimani attaccato con le unghie e con i denti.

Per quanto ci sentiamo soli di fronte ai nostri drammi, alle responsabilità o anche ai nostri successi, la verità è che non lo siamo mai. E qui sta il bello: non lo possiamo prevedere cosa verrà fuori dal fatto di mettere insieme tutto il nostro caos di ferite, ambizioni, amori, frustrazioni, sogni e capacità. Perché siamo formiche: sembra che non contiamo niente, ma insieme possiamo fare di tutto. 

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