Qualche tempo fa ho scritto qui qualche buon motivo per andare a correre all’alba. Li confermo tutti e ne aggiungo un’altra manciata. Magari è la volta buona che vi convinco. Ma anche no, lasciatemi da sola.
- La solitudine
Per una persona come me che lavora in mezzo alla gente, è impagabile poter passare un’ora da sola con i propri pensieri. Anche se a volte significa comunque stare in mezzo a una folla rumorosa. Mi tocca stenderla con le salite.
- L’assoluta assenza di smartphone
E notifiche e gruppi WhatsApp e telefoni che vibrano. Se mai vi venisse in mente di regalarmi uno di quegli cosi che servono a tenere il cellulare al braccio mentre vai a correre, lasciate perdere. Sarebbero soldi buttati.
- Gli scoiattoli nel parco della Rimembranza
- Altri piccoli animali rassicuranti
Come le nutrie che nuotano felici in Arno o le ghiandaie che ti aspettano tranquille al confine della pineta.
- Le alzate di ingegno mattutine
Per cui dopo un’ora di corsa ti senti talmente in forma che decidi che puoi affrontare quella nuova salita. Arrivi in fondo stravolto, ma che vista da lassù.
- La cupola del Duomo rosa come un confetto nella luce del mattino
Che ti viene voglia di staccarla con la punta delle dita e darci un morso.
- Le strade vuote
che puoi far finta di conoscere solo te.
- Il vento fresco quando sorge il sole
E la brina sul cappello quando è inverno.
- Il sudore
- La doccia che ti fai appena arrivi a casa e ti sembra di aver lavato via i peccati dal mondo.
Almeno per un po’. Almeno finché non entri in ufficio.
In copertina: Gohar Dashti, Home