Bici, quattro idee geniali che mi potete rubare per arricchirvi

Nella mia vita quotidiana da ciclista urbana non mi spiego come sia possibile che alcuni accessori non siano ancora stati brevettati e messi sul commercio da nessuno. Ci sono accessori geniali da bici che farebbero la gioia di ogni ciclofilo e riempirebbero le tasche di chiunque avesse il coraggio di investirci. Facciamo così, io ci metto l’idea, voi sviluppatela. E arricchitevi pure alle mie spalle. Sarò comunque una ciclista felice con questi oggetti nel cestino.

Post-it precompilati

Ogni persona abituata a spostarsi ogni giorno sulle due ruote dovrebbe avere sempre con sé una scorta di post-it prestampati con una serie di fantasiosi insulti, da seminare sui parabrezza di auto e scooter parcheggiati impropriamente (leggi “da bruto incivile”), nella speranza di veder germogliare un po’ di reciproco rispetto a primavera. [Nell’immagine un esempio di amabile fai-da-te]

Porta-portatile

Possibile che ancora nessuno si sia inventato un particolare porta-oggetti da bicicletta, che consenta di trasportare un pc portatile senza mandarlo in frantumi alla prima buca? Sono pronta a ricoprire d’oro la prima persona che mi libererà dalla schiavitù della tracolla (e dalla incombente scoliosi).

Porta bicchieri

Quelli come noi, che non mollano la bici nemmeno quando incrociano Noè sulla strada per l’ufficio, pretendono di usarla in ogni occasione. Ok, mi sono arresa di fronte all’impossibilità di legarci sopra il trolley per andare in stazione. Ma non mi arrendo di fronte alla necessità di trasportare bicchieri, bottiglie o altro materiale fragile. Sono sicura che in Cina, dove portano qualsiasi cosa sui pedali, hanno inventato degli strumenti consoni, ma io non sono ancora riuscita a trovare un accessorio geniale da bici per portare a giro i bicchieri. O meglio: sono riuscita a salvare 4 bicchieri da Barolo su 5 una mattina di Natale, ma deve esser stato merito dello spirito santo se non è andata peggio.

Giù le mani da YouTube

All’epoca in cui Siri risponde a tutto, il concierge è un robot e Facebook predice i viaggi dei tuoi sogni, non siamo ancora venuti a capo di una questione annosa per ogni ciclista urbano: quel momento in cui, dopo una serie di canzoni di Tina Turner e dei Clash, YouTube decide di far partire in automatico “L’esercito del selfie”. E tu non puoi farci niente, impegnato a gestire buche e imprevisti con entrambe le mani. Ma con tutta la tecnologia predittiva e l’intelligenza artificiale sviluppata in casa Google, mi spiegate come sia possibile? Potrei pagare cara una app che consenta di interagire con YouTube attraverso comandi vocali, basta che mi salvi dai tormentoni estivi. Specialmente se siamo quasi a Natale.

In copertina: un accessorio geniale da bici già brevettato da qualcun altro

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