Se c’è una cosa in cui gli uomini italiani sono in assoluto i migliori al mondo è nel far sentire le donne bellissime, anche (e soprattutto) quando vanno a buttare la spazzatura in tuta e scarpe da ginnastica. In anni di esperienza intorno ai cassonetti ho capito che non è una questione di intrinseca bellezza. E’ piuttosto una questione di approccio culturale del maschio italico nei confronti del gentil sesso. Sfido io a trovare un popolo altrettanto fantasioso nelle avance (ne ho scritto qualche tempo fa) o negli epiteti con cui apostrofare le donne per strada. Nel corso del tempo ne ho inanellati di curiosi e li custodisco come oggetti preziosi.
I più divertenti provengono di solito dagli uomini più anziani, e quindi con meno remore. Qualche tempo fa un signore avanti con gli anni, incrociato dal benzinaio, da qualche pompa più in là mi battezzò con un “tanta roba!”. Dentro di me sghignazzai ma non mi voltai. Lui, offeso, rincarò: “Oh, ho detto tanta roba, eh!”. Come se fosse obbligatorio girarsi e ringraziare con garbo di fronte a cotale eleganza.
Una volta, mentre ero in trasferta e dunque vestita di tutto punto, un suo coetaneo mi elargì un “Che sventola”, mettendomi di buon umore per il resto della giornata: se c’è ancora qualcuno che parla così, l’umanità ha ancora qualche speranza!
Qualche mattina fa mentre andavo a lavoro ho ricevuto un “che bella bicicletta! Ma anche chi ci sta sopra…”, da un timido uomo con ventiquattrore.
Last but not least, una coppia di uomini incrociandomi una mattina mi ha regalato la battuta migliore: “Signorina, se va in parlamento fa cascare il governo! Anzi, vada subito, il prima possibile”.
Italians do it better. Period.