Piccole riflessioni su un cestino di una bici

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Cosa vi spinge a buttare cartacce, bottiglie, pacchetti di sigarette finiti e scontrini nei cestini delle bici?

E’ matematico, se una bici ha il cestino, ci sarà sempre qualcuno che ci butta dentro della spazzatura. Ma perché? Vi sentite meno in colpa a buttarlo in un cestino, seppur di una bici, piuttosto che in terra? O è l’irrefrenabile voglia di fare qualcosa che non va fatto? In questo modo avete appagato il vostro bisogno di trasgressione quotidiano? Non so, ci sta. C’è stato un periodo in cui anch’io relegavo il mio bisogno di uscire dagli schemi con piccoli gesti di ribellione quotidiana. Purtroppo non ero un’adolescente. Magari mi presentavo a lavoro con qualche spilla irriverente o qualche altro dettaglio canzonatorio sperando che qualcuno la notasse, ma con la consapevolezza che nessuno se ne sarebbe accorto. E così mi illudevo di aver addomesticato la mia indole a rifuggire qualsiasi gabbia.

Ma è durata poco.

La mia gatta, che non è mai uscita di casa in vita sua, ogni volta che intravede uno spiraglio ci si infila di corsa per cercare di fuggire. Fosse anche soltanto per vedere cosa c’è dall’altra parte. Chi ha bisogno di essere libero lo avrà sempre, anche se non dovesse provarlo mai. Inutile continuare a nascondersi dietro il cestino di una bici.

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