Qualche giorno fa mi è capitato di assistere ad una conversazione strana ma non troppo. Una signora, agé ma non troppo, raccontava ad una coppia di amici di essere la ex suocera di un uomo tanto in gamba.
E mi sono chiesta: ma in caso di divorzio che ne è degli ex suoceri? La ex suocera dovrebbe assurgere a categoria protetta, un po’ come i giovani, le donne e i migranti, che finiscono sempre tutti insieme nel calderone degli incentivi sociali.
Nessuno si occupa della ex suocera. Nessuna sentenza di divorzio che prenda in considerazione i danni morali o finanche economici degli ex suoceri. Nessun alimento, nessuna redenzione sociale dalla conquista di una dimora o di una rendita o anche solo di un’auto, un cane o un pesce rosso.
Eppure la suocera ha aperto per anni la propria casa all’ex genero, gli ha spalancato la propria cucina, lo ha accolto sul divano nei grigi pomeriggi domenicali, si è prestata magari a ricucir camicie e calzini o a guardare pargoli e animali domestici mentre i piccioncini erano in ferie o a cena fuori o a teatro o a far l’aperitivo, ha prestato servizio come colf in caso di bisogno. E magari ha pure prestato la casa al mare agli ingrati ex coniugi.
Possibile che non ci sia nessun riconoscimento di tutto ciò, neanche a livello sociale?
Possibile. Dal punto di vista della legge, solo nel caso in cui ci siano dei nipoti di mezzo spunta qualche diritto a favore degli ex suoceri (ma è roba recentissima in Italia). Niente di automatico, si capisce. Però se uno proprio insiste può ottenere il diritto di visita ai nipoti che ha tirato su a suon di pane e zucchero (sempre che i nonni moderni usino ancora questi metodi).
In qualche caso, invece, gli ex suoceri sono addirittura costretti a pagare gli alimenti al posto del figlio o della figlia, in caso questi siano impossibilitati a farlo. Insomma, come si suol dire becchi e bastonati.
E a livello sociale? Non esistono parole per dichiarare lo stato di ex suocera/o. Il che simboleggia già di per sé un “vuoto normativo” della nostra società. Ma è pur vero che tanti tipi di famiglie ricomposte, ricostruite, allargate o mononucleari esistono senza che nessuno le abbia ancora dotate di una etichetta convenzionale.
Ho idea che nei prossimi anni la figura dell’ex suocera (anche in versione multi-ex, con nipoti da più ex-generi) sarà sempre più diffusa. Forse qualcuno potrebbe cominciare anche a pensare di lucrarci sopra, fornendo corsi di auto-aiuto o gadget personalizzati. In caso, facciamoci trovare preparati: troviamo almeno un modo per ringraziare i genitori dei nostri ex. E chiamiamoli semplicemente per nome.