Andare a correre all’alba è già di per sé una sfida interiore. Andare a correre all’alba a – 6° è una sfida a tutto campo. Ma se siete così temerari da insistere, il vostro ego vi ringrazierà. Sopravvivere si può, basta prendere qualche piccola precauzione.
- Astenersi principianti
Se hai appena cominciato ad allenarti, non provarci nemmeno. Potresti ottenere l’effetto contrario: quello di rintanarti in casa fino alla prossima primavera. Rifugiai al calduccio di una palestra per un mese o due e torna all’aperto allo sciogliersi dei ghiacci.
- Coprirsi troppo non serve
Conciarsi come l’omino Michelin è inutile, anzi dannoso. Qualunque cosa ti metta addosso, sentirai sempre freddo quando uscirai di casa, ma bastano pochi minuti per scaldarsi. E se sei addobbato con sciarpe, doppi calzini e doppi guanti, dovrai fermarvi al semaforo a toglierti qualche strato. Correre all’alba con i calzini in mano non è raccomandabile.
- Occhio a dove metti i piedi
Può sembrare una raccomandazione banale, ma non lo è in caso di gelate notturne. Il terreno ghiacciato può nascondere insidie e in ogni caso sarebbe consigliabile fare un po’ di riscaldamento per evitare distorsioni o traumi. Tra quando me ne scordo e quando ho i minuti contati sono più le volte che non lo faccio rispetto a quelle in cui faccio tutto a modino. Ma poi ne patisco anche le conseguenze.
- Non strafare
L’allenamento sottozero vale di più. Dunque se di solito ti alleni per un’ora, se vai a correre all’alba sottozero possono bastare 45/50 minuti.
- Il premio
Se riuscirai a vincere il richiamo delle coperte e andare a correre all’alba con la temperatura sottozero, potrai godere di innumerevoli vantaggi: godere dei lampioni che si spengono quando stai per rientrare a casa, vedere la città che lentamente si sveglia ancora cullata nella nebbia, ammirare cieli tersi e albe luminosissime, sentire l’erba ghiacciata che scrocchia sotto i tuoi piedi e scoprire tanti altri buoni motivi per tornare a correre all’alba. Ma il premio assoluto è e resta la doccia bollente, il momento che hai aspettato per tutto il tempo che hai corso.