Siamo diventati tutti videoreporter? Non so, ma nel dubbio mi sono attrezzata. Di questi tempi in cui per candidarti a un posto da spazzino devi sapere il russo e il portoghese e per accedere a uno stage in azienda devi essere un abile programmatore ma anche un social media manager e un curioso nato portato alla flessibilità, acquisire una competenza in più non guasta. Tanto più se è gratis.
Sono quindi andata a caccia delle migliori app gratuite per creare e manipolare brevi video che possano avere la forma di notizia, spot o “contenuti emozionali”, come si suol dire tra i veri o presunti web marketer. Insomma delle app per creare video professionali dall’Iphone. Ecco il risultato della mia ricerca.
1.Lumify, così così. E’ una app carina ma più che altro a fini ludici: taglia a casaccio un po’ quello che le pare. In ogni caso permette di aggiustare o cambiare la colonna sonora, registrare una traccia audio da sovrapporre al video, tagliare le clip e aggiungere un testo iniziale o finale. Qui sotto la clip di prova che ho creato utilizzando alcuni spezzoni girati a Sognambula, festival degli artisti di strada che si è tenuto a Castagneto Carducci a fine agosto.
2. Magisto, è un’app carina ma inadatta a pubblicare notizie, minireportage o altri pseudoservizi giornalistici. Molto pratica invece per creare video emozionali/spot/gallerie di immagini anche mixate a video. Qui di seguito il video dedicato al Tourist Trophy 2015.
3. Splice, per il momento è la mia app preferita per montare video con l’Iphone. Consente di fare praticamente tutto: tagliare, unire, personalizzare l’aspetto utilizzando dei filtri, inserire una voce narrante e/o una colonna sonora. L’unico neo è che non puoi condividere direttamente il video su Youtube e a volte anche solo salvandolo va in crash. Qui sotto la miniclip che ho creato dalle riprese dell’evento di lancio della collezione di Minigonne d’Autore di Laura Chini (sul cellulare le immagini verticali rendono meglio).
4. Videolicious, bellissimo servizio, ma ti fa pagare tutto. E’ una app davvero professionale per fare video con Iphone, tant’è che viene utilizzata anche da testate come il Times, il Washington Post e via dicendo. Esiste anche una versione base gratuita, ma non permette di modificare granché: al massimo puoi tagliare, cucire e inserire una musica di sottofondo. Se dovesse diventare un lavoro, però, ci farei un pensierino ad abbonarmi.
5. Periscope, ovvero il bello (?) della diretta. La app è stata salutata da molti come una rivoluzione nel mondo dei new media: permette di trasmettere riprese video in diretta dall’Iphone, sulla piattaforma Periscope o in collegamento Twitter. Per il momento però è popolata per lo più da tipi strani o da smanettoni puri. Valida anche per i maniaci dello streaming.
Per chi non si vuole rompere tanto le scatole c’è sempre Instagram (video di 15 secondi a cui aggiungere un filtro) o Vine, che sembrava dovesse fare il boom ma per ora è rimasto un po’ nel limbo. Già perché se il video più o meno smart(phone) rappresenta il futuro – nel campo giornalistico così come nel mondo dei social – il presente della rete è ancora dominato dalle foto (purché belle, emozionanti o quantomeno in grado di farti bracare nei fattacci altrui) e dalla new entry del momento: le dannatissime infografiche. Talvolta osservando questa deriva mi viene in mente un film…