Meraviglie della tecnologia: mandare i messaggini gratis. Rovescio della medaglia: chiunque si sente autorizzato a mandarti raffiche di messaggi a qualunque ora. Non appena ho installato whatsapp sono stata tentata di eliminarlo. E’ successo qualche anno fa, poi abbiamo imparato a convivere. Io ogni tanto lo silenzio, lui qualche volta mi asseconda nelle mie manie ossessive compulsive (tipo mandare a giro foto dei piatti che mangio o che cucino). Sono stati anni di alti e bassi, però, e devo ammettere che tutt’oggi poche cose sono capaci di farmi venire i nervi come l’uso impertinente e smodato dei messaggi gratis. Come in ogni ambito della vita sociale, esiste un galateo anche per whatsapp e alcune cose che si dovrebbero assolutamente evitare:
- Inviare gli inviti stampa tramite whatsapp, anche se pensi di mandarlo a un giornalista che in fondo in fondo è un amico.
- Contattare clienti o fornitori o datori di lavoro tramite whatsapp, magari a orari che con il lavoro hanno poco a che vedere. Magari potresti pensare che un messaggio sia meno invasivo di una chiamata, ma io resto dell’opinione che se una cosa ti sta a cuore vale la pena alzare il telefono.
- Dare consulenze tecniche via whatsapp: se fornisci informazioni tramite un’app gratuita, la gente penserà che anche la tua consulenza è gratuita.
- Mandare generici auguri di Natale/Pasqua/Capodanno/Befana: si capisce che li stai mandando a raffica a tutta la rubrica.
- Scrivere una parola per messaggio: per comporre una frase di senso compiuto ci vorranno almeno 10 messaggini, 10 squilli, 10 notifiche…argh!
- Creare insolenti chat di gruppo per fissare l’aperitivo/la cena/la vacanza: questo rappresenta senz’altro il peccato capitale nell’universo whatsapp. Se poi vuoi proprio assicurarti la dannazione eterna, prova a inserire in chat persone che non si conoscono nemmeno tra di loro, costringendole pure a far finta di starsi simpatiche. Hai voglia a tentare di esorcizzare la chat silenziandola a ripetizione: nessuna misura è definitiva finché non si abbandona la conversazione (autoproclamandosi come l’antipatico di turno).
Non costringermi a farlo, whatsy, non costringermi a rimuoverti in maniera definitiva dal mio cellulare. Parlaci tu con i miei contatti, insegnagli un po’ di buone maniere.